Ignazio Fontana

Lieto dell'invito ad apportare un contributo circa quelle che possono essere le esperienze lavorative di un matematico racconto in breve la mia, sperando sia utile, anche nell'ottica di essere arricchita dalla mia particolare situazione di disabile visivo.

Ho studiato all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia e mi sono laureato in matematica nel 2006. Da quell'anno in poi ho avuto la fortuna di vivere sia umanamente che professionalmente numerose esperienze, talvolta inaspettate o lontane dai progetti iniziali di percorso post­laurea, ma tutte perfettamente incastrate a segnare la strada della mia attuale situazione professionale. Ma andiamo con ordine.

L'intenzione iniziale era quella di intraprendere un percorso di dottorato di ricerca in fisica matematica, la materia sulla quale ho sviluppato la tesi di laurea e che mi ha affascinato maggiormente durante gli studi. Tuttavia, sentendo l'esigenza di un periodo di riposo a causa del forte affaticamento dovuto alla mia ipovisione, ho, come si suol dire, perso il treno di questa opportunità.

Durante il periodo di riposo, tuttavia, mi sono dedicato ad accrescere le mie conoscenze nell’ambito degli ausili per ipovedenti e non vedenti, ausili tiflologici, grazie ai quali potevo svolgere le varie attività della vita quotidiana riducendo il più possibile il faticoso utilizzo del mio esiguo residuo visivo.

È così che ho conosciuto la realtà dell'Unione Italiana Ciechi e ho deciso di frequentare un corso rivolto a disabili visivi per ottenere la patente europea del computer, ECDL, e questo non tanto per imparare ad utilizzare i software che già conoscevo in modo approfondito, quanto per iniziare a gestire un computer con il monitor volutamente spento, col solo ausilio di uno screenreader e approfondendo i metodi di lavoro a schermo con software per l'ingrandimento.

L'anno successivo, conseguita l'ECDL, ho ricevuto dal mio insegnante la proposta, lusinghiera e subito accettata, di affiancarlo nei corsi, in particolare per i moduli dedicati a word, excel e powerpoint. In questa occasione ho appurato quanto fosse stimolante e interessante per me suggerire ad altri disabili visivi strategie e soluzioni di autonomia attraverso l'informatica, la tecnologia e gli ausili specifici, adottando per l'insegnamento il metodo rigoroso e preciso appreso in università.

In quello stesso periodo ho avuto la possibilità di accrescere la mia maturazione professionale con l'assunzione presso l'azienda locale dei trasporti pubblici come impiegato al front-office, esperienza durata 5 anni, grazie alla quale ho imparato ad avere una buona relazione con il pubblico e a gestire i miei spostamenti in autonomia, avendo altresì la possibilità di conoscere bene i mezzi pubblici e organizzare al meglio i miei spostamenti.

E inizia l’anno 2013. Avevo già maturato l’idea di crescere professionalmente dedicandomi a tempo pieno alle mie passioni, quindi ai corsi di formazione per i disabili visivi. Proprio in quel periodo il mio ex insegnante e attuale collega, Roberto Burceni, stava avviando un’attività volta proprio alla vendita di ausili tifloinformatici, e all’erogazione di corsi di formazione professionali e per l’autonomia dei disabili visivi. Determinato a cogliere tale opportunità, ho deciso di diventarne socio e di iniziare l’attività insieme a lui.

Da quel momento la nostra azienda, la Sistech Srl di Brescia, è costantemente impegnata nella ricerca di prodotti tiflotecnici e tifloinformatici sempre nuovi, nel proporre ai clienti soluzioni che possano migliorare la loro autonomia nella vita quotidiana, a casa, a scuola, al lavoro e nella mobilità. A tal fine, offriamo consulenze per far conoscere tutti gli strumenti disponibili, con l’unico obiettivo di rendere i nostri clienti autonomi e soddisfatti, evitando così che i prodotti, spesso acquistati anche grazie a finanziamenti pubblici, finiscano nei cassetti a prendere polvere! Inoltre, come già detto, viene data grande importanza alla formazione di base e avanzata per la gestione del computer e di dispositivi mobili dotati di software di tecnologia cosiddetta assistiva.

Mi soffermo per un attimo in particolare sull’ambito dello studio scolastico e universitario: una delle materie più complesse da gestire per un non vedente è proprio la matematica. Esistono software che permettono la scrittura e la lettura della matematica attraverso computer dotato di screenreader e display braille – hardware che riproduce riga per riga con l’alfabeto in rilievo per i non vedenti quanto visualizzato a schermo - ma è necessario sviluppare la ricerca per apportare miglioramenti e abbracciare in modo sempre più completo i vari ambiti di questa scienza vastissima e meravigliosa. Uno dei sogni della nostra azienda è proprio questo. Nel frattempo il nostro sforzo è quello di trasmettere agli studenti disabili visivi e ai loro insegnanti il concetto che anche la matematica può essere studiata in totale autonomia e che l’insegnante di sostegno può essere di supporto, ma non si deve sostituire allo studente!

Insomma, grazie alla matematica e al mio certamente particolare percorso professionale, ogni giorno la vita mi sta regalando delle sorprese, e io sono pronto ad accoglierle e ad affrontarle con tutta l’energia che ho in corpo!